Introduzione: 'Libri che prendono forma': riflessioni sull'accessibilità al patrimonio culturale

di Elisabetta Borgia
Centro per i servizi educativi del museo e del territorio - Servizio II
Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale - MiBAC

 

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Nihil est in intellectu, quod prius non fuerit in sensu
(San Tommaso)

 

Gli interventi volti a creare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio culturale e a promuoverne la conoscenza, costituiscono gli obiettivi principali dell'attività della Direzione Generale per la Valorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività culturali di cui fa parte il Centro per i Servizi educativi del Museo e del Territorio. Tali obiettivi si legano direttamente a quelli connessi con l'accessibilità universale, ovvero all'abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali che impediscono una piena condivisione del bene culturale e una vera inclusione delle persone con disabilità, a cui si fa diretto riferimento nell'art. 6 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche).

L'obiettivo verso cui tendere deve essere dunque quello di garantire a tutti una piena e autonoma conoscenza e condivisione di ciò che a tutti appartiene. Fin dalla sua costituzione nel 1998, il Centro per i Servizi educativi si è impegnato in questa direzione, e numerose sono state le attività finalizzate alla creazione di percorsi specifici, alla produzione di materiali didattici, alla definizione di buone pratiche per una vera inclusione delle persone con disabilità. A questo proposito va sottolineata l'importanza, anzi l'assoluta necessità di lavorare in collaborazione con quegli enti e quelle istituzioni che promuovono ed attuano, per loro statuto, iniziative a favore di persone con specifiche necessità. La condivisione di esperienze maturate sul campo e di competenze acquisite nel tempo, costituisce la premessa per la determinazione di corrette procedure e per la produzione di materiali e strumenti didattici adeguati; a tal proposito, protocolli d'intesa sono stati stipulati dal Centro per la messa a punto di progetti legati ai temi dell'accessibilità e per dare spazio e continuità ad occasioni formative specifiche per quanti operano nell'ambito dei beni culturali ed in particolare nel settore dei servizi educativi. In linea con le finalità ed i principi sopra illustrati, il Centro per i servizi educativi del museo e del territorio, in collaborazione con la Federazione nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, ha organizzato una mostra ed una giornata di formazione dal titolo Libri che prendono forma.

Un'iniziativa nata dal desiderio di far conoscere a quanti operano nell'ambito della pedagogia del patrimonio, le caratteristiche dei libri tattili illustrati, libri nati per soddisfare in primo luogo le esigenze dei bambini con disabilità visiva ma che si sono poi rivelati degli strumenti preziosi per tutti, perché capaci di offrire una grande varietà di stimoli e di veicolare, attraverso il tatto, informazioni preziose. La mostra di libri polimaterici e la giornata di formazione sono state organizzate per conoscere ma anche per riflettere sul potenziale educativo e comunicativo di libri che fanno ricorso a tutti i canali sensoriali, stimolando la fantasia e suggerendo tanti possibili ed alternativi percorsi di conoscenza, magari da scoprire insieme, accompagnati dalla voce di un adulto o dalla mano sensibile di un bambino.

Occorre riflettere sul fatto che, per la maggior parte dei bambini, l'associazione dell'esperienza tattile con quella visiva, costituisce un importante rinforzo, per alcuni, invece, è l'unico canale diretto di conoscenza di ciò che possiede una forma. Da ciò risulta evidente quanto possano essere preziosi dei libri con illustrazioni tattili che forniscono piacevoli e talvolta inaspettati stimoli sensoriali, in grado anche di veicolare un gran numero di informazioni che vanno ad arricchire progressivamente il patrimonio culturale di chi legge. Soprattutto per il bambino non vedente, l'utilizzazione di tali libri è l'occasione per imparare a decodificare, anche attraverso il rinforzo costituito dal testo, delle immagini tattili che si riferiscono non solo a ciò che a lui è già noto e familiare ma progressivamente a molto altro del mondo che lo circonda e di cui difficilmente avrà l'opportunità di fare esperienza diretta.

Per questo motivo appare quanto mai utile ed attuale confrontarsi sull' importante tema della ricerca di soluzioni per il superamento delle barriere sensoriali che diventa opportunità di riflessione sui linguaggi ed i canali di trasmissione del sapere, affinché integrazione non sia solo accessibilità ma anche condivisione. In particolare, attraverso indagini sulle potenzialità delle forme di comunicazione non verbale, si vuole riflettere sulla possibilità di utilizzare il libro tattile illustrato come canale per l'accesso al patrimonio culturale da parte dei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni; libri informati ovviamente da un registro adeguato alle esigenze dei più piccoli e capaci di suscitare curiosità. La curiosità è una leva potentissima che ci spinge a scoprire, comprendere e sperimentare ciò che ci circonda, a procedere verso quanto non si conosce ancora, lungo una strada che talvolta presenta non pochi ostacoli. Essere partecipi della conoscenza di quel patrimonio comune di cui si percepiscono solo echi lontani, diventa una vera e propria esigenza, un bisogno che nasce dal desiderio di condivisione con gli altri di esperienze culturali che costituiscono un nutrimento per la mente e per lo spirito.

Negli ultimi tempi si è assistito ad importanti sviluppi normativi sul tema dell'accessibilità, che hanno trasformato il bisogno personale in un diritto del cittadino, anche se si è ancora molto lontani da quei traguardi di accessibilità che pure la legge prevede. Il diritto dunque ha codificato un'esigenza, che nel caso dei beni culturali si concretizza in una serie di interventi volti all'abbattimento di tutte quelle barriere fisiche e sensoriali che possano impedire ad ognuno di partecipare al piacere della conoscenza di un' opera d'arte, di un artista, della sua produzione e del contesto culturale in cui si collocano. Ciò significa non solo conoscere ma anche condividere spazi e luoghi con altri, in modo da prendere parte, pur se in maniera diversa, alle stesse esperienze estetiche e culturali. La ricerca di soluzioni, richieste da una norma codificata, si è fatta dunque più organica e strutturata, anche se occorrono interventi costanti e sistematici per trasformare ed adeguare al modello normativo, luoghi, spazi e soprattutto mentalità. A fronte delle difficoltà e delle lunghe prospettive temporali, rimane tuttavia la certezza che lo sforzo e l'impegno nel trovare soluzioni, nel nostro caso di accessibilità fisica e sensoriale ai beni culturali, possa mettere in campo energie, idee e risorse capaci di apportare validi contributi alle modalità di comunicazione del nostro patrimonio, da porre in essere nell'ottica di una fruizione della cultura da parte di un pubblico sempre più ampio e diversificato a cui offrire nuovi ed alternativi percorsi di accesso ai beni culturali.

Una valida chiave di accesso alla conoscenza, e non solo per i bambini con disabilità visiva, può essere certamente costituita anche da un libro con illustrazioni tattili; dalla materia spesso nasce l'emozione di un'esperienza inaspettata che ci sorprende perché capace di parlare un linguaggio nuovo, ancora poco esplorato, ma in grado di trasmettere il suo messaggio in modo diretto e profondo, come spesso la poesia e l'arte. Per i bambini con esigenze speciali si tratta di percorsi di apprendimento da intraprendere fin da quando si è piccoli, perché nasca la curiosità e possano attivarsi tutte quelle capacità che dovranno poi crescere e svilupparsi nel corso della vita. Per riuscire a superare di volta in volta, grazie a ciò che si è imparato, compreso e condiviso con gli altri nel tempo, quegli ostacoli che ci separano dal piacere e dal diritto della conoscenza, nella piena convinzione, infine, che la ricerca di soluzioni di apprendimento per alcuni non può che ampliare il patrimonio conoscitivo di tutti.

Nuove sfide si aprono dunque per autori ed illustratori che dovranno cercare di sfruttare tutte le caratteristiche del collage materico per provare a presentare, con un linguaggio semplice ma efficace, temi legati al patrimonio storico-artistico che appaiono importanti e preziosi per la formazione culturale di ogni persona.

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