Le politiche della Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autoreo

di Maurizio Fallace
Direttore Generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore

L'intervento è stato presentato da Maria Rita Zaldini
Direzione Generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore

 

La partecipazione della Direzione Generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autore alla manifestazione, che nel titolo Libri che prendono forma condensa il grande valore insito nelle sollecitazioni ed esperienze multisensoriali di apprendimento, costituisce un'occasione significativa per ribadire l'impegno e la fattiva attenzione dell'Ufficio che mi pregio rappresentare nel garantire piena fruibilità e accessibilità del patrimonio librario, nella consapevolezza (che la responsabilità dell'amministrazione pubblica non si esaurisce semplicemente nell'allargamento dei confini dell'inclusione sociale, che le infrastrutture e i servizi devono promuovere e garantire a tutti i livelli, rendendosi permeabili alla realtà esterna, mettendosi in condizione di accogliere persone in situazioni di svantaggio e favorendo la partecipazione attiva di tutti al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità. Infatti, al di là della costante azione statale volta a scongiurare l'infimo pericolo delle barriere architettoniche, manifesto segno di discriminazione ed emarginazione sociale, è fondamentale ricordare le meritorie idealità di quanti operano nella filiera della cultura, fortemente radicate nella convinzione che gli istituti bibliotecari, culturali e i luoghi della memoria, contro il rischio concreto del cultural divide, debbano essere per tutti una dimensione di condivisione e scambio del sapere, luogo di interazione e di potenziale integrazione sociale, anche e soprattutto per le persone con limitazioni fisiche o funzionali.

Dunque, abbiamo fatto proprio l'asset che la discriminazione non risieda solamente nell'impedire l'accesso ai diritti fondamentali che la legge attribuisce alla persona umana e al cittadino e che costituisca grave mancanza il limitarsi a non ideare, programmare e realizzare le condizioni e i servizi che rendano possibile il godimento di tali diritti, in ottemperanza alle disposizioni legislative in favore delle persone diversamente abili, in linea con gli indirizzi dell'Unione Europea. Il 2003 è stato proclamato Anno europeo del disabile e, in forza delle potenzialità delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali, la  Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autore, in nome del valore culturale del libro, quale luogo di formazione, intrattenimento, di crescita emotiva, di scambio di idee e incontro interculturale, ha dibattuto problemi, ha spronato esperienze e ha spalancato positive prospettive sul percorso verso un formato sempre più accessibile e fruibile del libro e della cultura per i non vedenti, gli ipovedenti e i dislessici.

In questa sede desidero rinnovare l'attenzione sugli obiettivi della Convenzione stipulata dalla Direzione Generale per la realizzazione del progetto Libro Parlato Lions, finalizzato ad attivare, nelle biblioteche pubbliche statali, delle postazioni informatiche per utenti diversamente abili e fornire attività di assistenza e consulenza per consentire l'accesso gratuito a servizi di consultazione, download e prestito di audio-libri in. diversi formati, superando l'impasse del forte ancoraggio al libro esclusivamente letto e non parlato, per sostenere, promuovere e diffondere la lettura tra le persone con difficoltà visive. Libro Parlato Lions, suffragato da ottimi risultati già a partire dalle sue prime sperimentazioni, costituisce ora una realtà solida ed esemplare, nonché una testimonianza eloquente delle concrete ricadute che vengono garantite dalla dimensione collaborativa, dalla concertazione degli obiettivi e dalla sinergia operativa tra istituti pubblici e privati, tra associazioni di volontariato ed altri soggetti che a diverso titolo concorrono ad assicurare a tutti i cittadini parità di accesso ai servizi, secondo quanto prevede la nostra Costituzione e ancor prima la nostra coscienza civica.

L'esperienza del Libro Parlato Lions, attraverso la rete delle biblioteche pubbliche statali, si erge inoltre a esempio di ridefinizione dell'identità stessa della biblioteca che, oltre ad arricchire dal punto di vista tecnico le sue funzioni, diviene il luogo per eccellenza della democraticità del sapere, quale polo di potenziale integrazione e coesione sociale, con forte vocazione aggregativa.

In vista di una comune idealità, è motivo di particolare soddisfazione partecipare all'iniziativa del Centro servizi educativi del museo e del territorio della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale, che unitamente ad una giornata di formazione per i responsabili dei servizi educativi, attraverso attività seminariali e laboratoriali, offre ai bambini non vedenti ed ipovedenti un percorso espositivo di libri tattili, che mi auguro divengano una forte realtà del mercato editoriale.

L'importante momento dì confronto e di bilancio promosso su una tematica di viva attualità offre senza dubbio nuove sollecitazioni per sperimentare percorsi didattici, educativi e formativi che abbiano quale imperativo principio di azione l'accessibilità generalizzata e democratica al patrimonio culturale.

 

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