>> Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna. Matera

Un museo al mese - Matera

Il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata, presso il Palazzo Lanfranchi a Matera (1668/1672), conserva opere suddivise in quattro sezioni: Arte Sacra, Collezione d'Errico, Arte Contemporanea, e la sezione Etnoantropologica.

 Un museo al mese - Immagine Altre curiosità sul museo?

Nella sezione di Arte Sacra è esposto un nucleo di opere d'arte provenienti da chiese del territorio lucano come per esempio i busti di santi della chiesa Madre di Moliterno...

Sapresti dire con quale materiale sono stati fatti questi busti che rappresentano santi?

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Sembra incredibile, ma il materiale utilizzato per i quattro busti raffiguranti San Giovanni Evangelista, San Bartolomeo, San Pietro e San Matteo (questi ultimi nelle foto, riconoscibili attraverso i simboli), provenienti dalla chiesa Madre di Moliterno, non è metallo!
Sono gli esempi più rappresentativi presenti in Basilicata di scultura in cartapesta argentata del XVIII secolo.

Vuoi conoscere il procedimento tecnico per produrre la cartapesta ed un capolavoro che viene eseguito ancora oggi clicca qui

Un museo al mese - Bambino con lente

Altre opere davvero particolari conservate al museo sono...

I Dipinti su vetro, Girolamo Cenatiempo, XVIII sec.

Dieci opere di soggetto mitologico, ispirati ai miti dell'antichità greca, 
pertinenti la raccolta 'Camillo d'Errico' di Palazzo San Gervasio, raro e cospicuo esempio di collezionismo ottocentesco privato in Basilicata.

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Le ridotte dimensioni delle opere (23x40 cm), probabilmente acquisite sul mercato antiquariale napoletano e in
questa circostana dotate dell'attuale cornice, fanno supporre che siano state realizzate per decorare un manufatto più grande, uno stipo o una libreria, in seguito smembrata.

Anche i temi iconografici, cioè i soggetti rappresentati, ispirati al diffuso repertorio del pittore Luca Giordano, sono comuni nell'ornamentazione di questo tipo di mobilio. E' probabile inoltre che nella origininaria collocazione i dipinti, stilisticamente omogenei, fossero dodici anzichè dieci.

La peculiarità dei dipinti, recentemente assegnati a Girolamo Cenatiempo, pittore napoletano attivo nella prima metà del Settecento, consiste nel supporto utilizzato, non tela o tavola, ma vetro.

L'apposizione del colore sul supporto vitreo richiedeva particolare tecnica e abilità da parte dell'artista che, per ottenere l'immagine che intedeva realizzare doveva dipingere, al contrario, sul verso del vetro.



A cura della responsabile del servzio educativo del museo dott.ssa Maria Grazia Calandriello

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